STORIE
Interazioni Archetipi
Gli archetipi ricordano operatori matematici che operano sulla realtà virtuale, cioè sullo Spazio, sul Tempo e sull’Energia e possono modificare, mediante regole precise, le apparenze di Spazio, Tempo ed Energia.
È sì vero che l’archetipo è a noi invisibile, ma è altrettanto vero che, come tra simbolo ed
immagine c’è il colore, che serve per creare l'immagine, e come tra immagine e fonema
c’è il suono, che serve per creare il fonema stesso, così tra l’archetipo ed il simbolo c’è la
sensazione. La sensazione è un concetto molto astratto e per questo la definirò, per
convenienza, emozione. In questo caso non si sta più lavorando con il linguaggio che
caratterizza il metodo di lettura dell'Universo tipico del lobo sinistro del cervello, che è
basato su Spazio, Tempo ed Energia: non si sta comunicando nel campo della Realtà
Virtuale, ma si sta utilizzando il lobo destro del cervello, cioè si sta comunicando nel
campo della Realtà Reale. La Realtà Reale non ammette cattive traduzioni, perché è
l'origine. Interpretazioni errate sono possibili nel linguaggio dei fonemi, ma già il
simbolismo non permette che piccoli errori.
Il lobo destro del cervello, che viene utilizzato dall’anima per parlare alla mente umana e
la cui funzione si esalta a livello di ipnosi profonda, non permette, infatti, che ci siano
interpretazioni errate. L’inconscio non dice bugie, perché nel mondo degli archetipi esiste
solo la realtà, non l’immagine distorta della realtà, ovvero la bugia.
Come primissimo risultato dell’operazione che un archetipo ha effettuato su di noi,
possiamo registrare la presenza di emozione; gli archetipi costruiscono il simbolo
attraverso l’emozione che essi sono in grado di produrre nel mondo del virtuale. In altre
parole l’archetipo agisce sulla virtualità producendo emotività, la quale viene letta
soprattutto dall’anima e dall’inconscio.
Gli altri livelli di linguaggio servono per far parlare tra loro gli esseri viventi e per far loro
comunicare le proprie virtualità. L’archetipo serve, invece, per far dialogare tra loro le parti
che compongono una sola unità, in breve per far dialogare Anima con le altre parti del Sé,
cioè con la Mente, con lo Spirito e con il Corpo.
Tratto da:
Corrado Malanga articoli: " Archetipi-1" 20 febbraio 2006

























